Diritti Umani in Italia

A margine della 62° sessione del Comitato ONU contro la tortura che ha preso in esame quanto fatto dall’Italia in materia, ci preme fare alcune considerazioni di merito.

Pubblichiamo di seguito il resoconto finale (a cura di FIACAT, in inglese) della revisione periodica condotta dal Comitato ONU contro la tortura nei confronti dell’Italia. In allegato le osservazioni conclusive dello stesso Comitato ONU contro la tortura.

E’ arrivata alla fine di ottobre una nuova duplice condanna nei confronti dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo. Si parla ancora una volta di tortura e i casi sono quelli già noti delle violenze commesse durante il G8 di Genova 2001 presso la Caserma di Bolzaneto e le torture inflitte a due detenuti nel carcere di Asti nel 2004. Risarcimenti tardivi perché, nel caso di Asti uno dei due detenuti che avevano denunciato le violenze è deceduto. 

Secondo quanto stabilito dal testo di legge approvato il 7 aprile 2017 (Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati) in queste ultime settimane le varie regioni stanno pubblicando gli avvisi indirizzati a chi intende diventare tutore volontario di un minore straniero non accompagnato. Figura che rappresenta una novità assoluta, insieme ad altre presenti nel suddetto testo di legge.

Il 7 Settembre il Comitato per la Prevenzione della Tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa ha pubblicato un rapporto sulla sua visita periodica in Italia (dall’8 al 21 aprile 2016), ove l’accento è posto principalmente sulle persone private della libertà.

“Dopo anni di rinvii l’Italia si è finalmente dotata di una legge che introduce il reato di tortura nel nostro codice penale, cosa che dobbiamo salutare positivamente; peccato si debba ancora una volta parlare di occasione mancata, visti i punti deboli della legge così come più volte abbiamo evidenziato.”

Con una lettera inviata alla Corte europea dei diritti dell’uomo, il Governo italiano ha proposto in questi giorni una conciliazione amichevole sotto forma di risarcimento economico alle vittime che hanno denunciato le violenze e le torture presso la caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova 2001.

Women in prison. Ripensare il carcere per le donne è possibile
In questo momento le donne in carcere il Italia sono 2.604 a fronte dei 53.623 detenuti attualmente presenti.