Dal CPT una nuova “fotografia” delle carceri italiane

E’ di oggi il nuovo rapporto del CPT ( Comitato per la prevenzione della tortura) organo del Consiglio d’Europa, rispetto alla situazione italiana. Il rapporto fa seguito alle visite svolte dai rappresentanti del CPT all’interno di alcuni istituti penali italiani. Quello che emerge in prima battuta è il dato del sovraffollamento carcerario, dato che desta nuove preoccupazioni per il mancato rispetto degli standard minimi di spazio da garantire a ogni singolo detenuto.
Le visite sono state condotte presso le strutture di Biella, Opera di Milano, Saluzzo e Viterbo.
“Una fotografia impietosa che ACAT Italia aveva già scattato in occasione della Revisione periodica universale di fronte alla Commissione diritti umani dell’ONU lo scorso anno.” Così Massimo Corti, presidente di ACAT Italia, a commento del rapporto pubblicato in data odierna. “ Ancora una volta l’Europa ci invita a rispettare quelli che sono diritti fondamentali per le persone private della libertà personale- continua Corti- e denuncia la realtà delle violenze perpetrate dietro le sbarre, come anche l’uso dell’isolamento diurno come pena aggiuntiva, pena che ha effetti nefasti sulla salute psichica di chi è già privato della libertà personale e che può spingere al suicidio.”
Il rapporto si sofferma poi ampiamente sul regime del 41 bis condannando le restrizioni a cui i detenuti continuano ad essere sottoposti, sulla presenza, all’interno delle carceri, di persone affette da disturbi psichici e sulla necessità di una migliore formazione per il personale che opera all’interno degli istituti di pena.
“Ci auguriamo- conclude il presidente di ACAT- che il Governo voglia prendere in seria considerazione gli elementi di criticità e le raccomandazioni contenute all’interno del rapporto.”