LE ACAT EUROPEE SI RIUNISCONO A ROMA. IL REGALO MIGLIORE PER I NOSTRI 30 ANNI

Si è appena concluso l’incontro annuale delle ACAT Europee, svoltosi a Roma dal 10 al 12 marzo 2017. ACAT Italia è felice e onorata di aver ricevuto l’incarico di organizzare un meeting che è venuto a coincidere con il trentesimo anniversario della sua fondazione, oltre che di quella di FIACAT . Ad ospitare le attività è stato l’albergo Casa Tra Noi, che ha messo a disposizione una sala congressi e una delle sue cappelle, oltre alla gentilezza e alla disponibilità di tutti i suoi dipendenti. Il meeting ha avuto ufficialmente inizio venerdì 10 marzo alle ore 13.45, quando il presidente di FIACAT Paul Angaman ha pronunciato il suo discorso di apertura.
 
A partire da questo momento si sono susseguiti incontri di lavoro e studio alternati al raccoglimento in una serie di preghiere in comune; non bisogna dimenticare, infatti, che il duplice veicolo dell’azione e della preghiera muove FIACAT fin dai suoi primordi. All’inaugurazione delle attività, venerdì 10 marzo ha preso parte anche Christine Jeangey (rappresentante del Dicastero Giustizia e Pace del Cardinale Turkson): il suo intervento è stato un importante spunto per approfondire il dibattito riguardante le diverse prospettive e strategie di azione messe in opera dalla chiesa cattolica e dalle altre confessioni religiose presenti all’interno delle ACAT che – lo ricordiamo – hanno una vocazione marcatamente ecumenica; nel confronto è emerso in particolar modo l’invito rivolto alla chiesa cattolica a raggiungere una maggiore decisione nell’opposizione alla tortura e alla pena di morte.
 
Il pomeriggio le ACAT Europee hanno sospeso i lavori per visitare alcuni luoghi della città di Roma di particolare interesse artistico e storico; eppure non sono mancati rappresentanti delle rispettive ACAT che hanno proseguito, informalmente, il confronto sugli argomenti affrontati durante il convegno. Questo aspetto ha caratterizzato l’intero svolgimento dell’iniziativa: gli incontri formali e informali si sono succeduti senza frammentazioni, in modo che non ci fosse alcuna effettiva interruzione dei lavori in corso. Il meeting del giorno successivo, sabato 11 marzo, è stato dedicato alle attività della Segreteria Internazionale di FIACAT, presentate in modo dettagliato da Sabrina Bignier (direttore esecutivo di FIACAT), Lionel Grassy (membro permanente di FIACAT nel Parlamento Europeo) e Marie Salphati (membro permanente di FIACAT all’ONU).
 
A seguire, la professoressa Marina D’Amato (docente di sociologia delle comunicazioni presso l’Università Roma Tre) ha offerto una lezione seminariale dedicata alle Strategie per la comunicazione rivolta ai giovani. Si tratta di un argomento particolarmente caro alle ACAT Europee e ad ACAT Italia in particolare, dal momento che queste associazioni riscontrano un basso interesse e una scarsa partecipazione da parte dei ragazzi (a differenza di quanto sembra accadere invece alle ACAT Africane). Il dibattito sull’argomento è proseguito ben oltre la lezione della professoressa D’Amato: ancora una volta, perfino nelle occasioni più informali i rappresentanti delle ACAT hanno continuato a interrogarsi su quali siano le forme di attivismo sociale maggiormente diffuse ai nostri giorni e in quali di esse si riconoscano le giovani generazioni. Il sabato pomeriggio Paul Angaman (che oltre all’incarico di presidente di FIACAT riveste anche il ruolo di coordinatore delle ACAT dell’Africa Occidentale) ha presentato un documento dedicato alle Attività delle ACAT Africane; mentre Lionel Grassy ha mostrato i dettagli del progetto – di cui è responsabile – volto a contrastare la detenzione preventiva abusiva praticata nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
 
La giornata conclusiva (domenica 12 marzo) è stata inaugurata dall’intervento di padre Paolo Benanti (docente presso l’Università Gregoriana) che ha proposto un’analisi – basata sulle teorie di Prenski – della cosiddetta era digitale e delle generazioni che vivono al suo interno. A seguire, sono iniziate le celebrazioni dedicate al trentesimo anniversario di ACAT Italia; a testimoniare le proprie importanti esperienze di collaborazione con ACAT si sono succeduti: Luca Attanasio (giornalista e scrittore), Daniele Garrone (Facoltà Valdese di Teologia), Flaminia Giovanelli (Dicastero Pontificio per lo Sviluppo Umano Integrale), Francesca Tittoni (segretaria nazionale di Movimento Rinascita Cristiana), monsignor Antoine Hérouard (vescovo ausiliare di Lille), Andrea Taviani (presidente di Medici Contro la Tortura).
 
Una volta conclusi i saluti degli ospiti, i membri delle ACAT Europee e i rappresentanti di FIACAT si sono riuniti nella cappella messa a disposizione dall’albergo Casa Tra Noi per celebrare in comune una preghiera ecumenica, che ha visto la partecipazione – fra gli altri – di un vescovo cattolico, un prete ortodosso, un pastore protestante e un pastore valdese. L’incontro annuale delle ACAT Europee si è concluso con la presentazione, da parte di Emilie Petitguyot, di un progetto informatico volto al miglioramento della comunicazione tra le ACAT. Ecumenismo, comunicazione e relazione sembrano essere dunque le parole chiave con cui le ACAT Europee hanno inaugurato il loro nuovo anno di attività.
 
di Ilaria Bracaglia