Al Senato si allontana la legge contro la tortura

Il Senato italiano ha rinviato alla Commissione per “ulteriori approfondimenti” il DDL (predisposto da Felice Casson) che avrebbe introdotto anche nel nostro Codice Penale il reato di “tortura”.

Lo stato italiano, in questo modo, fa un pesante passo indietro in termini di civiltà e si dimostra incapace di rispettare gli impegni presi. Oggi alcuni partiti (PDL, UDC e Lega) hanno deciso che i fatti di Genova o della prigione di Asti, gli episodi tragici di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva, Emmanuel Bonsu Foster e tanti, tanti altri (purtroppo) non devono avere un seguito legislativo e possono restare fatti di “ordinaria vita democratica”.

Purtroppo, ci tornano alla mente le molte statistiche dalle quali risultiamo meno civili, meno competitivi e meno vivibili di alcuni paesi del terzo mondo che godono, invece, di una brutta nomea.

ACAT Italia non ci sta e continuerà a lottare finché l’Italia ottemperi agli impegni presi con l’ONU nel lontano 1989, quando l’Italia ha firmato e ratificato la “Convenzione ONU contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli inumani o degradanti”, che impone agli Stati firmatari l’obbligo di prevedere nel proprio Codice Penale il reato di “tortura”.

Finché l’Italia non adotti questa doverosa legge di civiltà.

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